Cosa sono i “palos” nel flamenco?
Definizione di “palo flamenco”
Il linguaggio, nel mondo flamenco, ha le sue parole e “palo” è una di esse. Gli artisti flamenco e le persone del mondo flamenco lo usano costantemente, dando per scontato che si capisca cosa sia. Tuttavia, “palo”, nel contesto flamenco, non è lo strumento che tutti conosciamo, ma si riferisce a un tipo di classificazione musicale.
Nel dizionario della “Real Academia de la lengua española”, “palo flamenco” è definito come “ciascuna delle variazioni del “canto flamenco”.
Il palo flamenco definisce il ritmo, la struttura e la metrica di ciò che verrà interpretato, che sia canto, toque o danza.
L’etimologia della parola potrebbe essere associata al contesto del gioco delle carte, dove il mazzo è diviso in 4 “palos” diversi, parte della struttura del gioco, e, a seconda del palo che ti tocca o che scegli, sarà ciò che determinerà il destino del gioco.
Un’altra importante connotazione è la qualità della parola, la sua funzionalità: il palo in quanto strumento serve per dare colpi. Un colpo dato da un palo viene anche chiamato “palo”. Il flamenco utilizza il termine più appropriato per qualificare le differenze tra le varietà musicali. Quindi, il colpo, cioè il palo, è ciò che lo definisce e lo distingue interamente.
I diversi “palos flamencos”
Non intendiamo, con questo scritto, approfondire un argomento così ampio come l’universo del “compás” e di tutti i palos del flamenco, ma vogliamo aiutare il curioso a capire cosa differenzia un palo dall’altro.
Per fare ciò bisogna tenere conto della metrica della musica, cioè del “compás” e dei tempi. Ci sono palos di 2, 3, 4 o 12 tempi.
Un altro parametro che distingue un palo dall’altro è il punto in cui cade il battito o l’accento musicale.
Un altro modo per distinguere il palo flamenco in questione è la struttura del testo cantato e il modo in cui rima i versi cantati, così come le tematiche trattate e le loro strofe.
Nei tablaos, spazi dedicati alla danza flamenca, i palos più praticati, solitamente, sono i seguenti:
- soleá
- alegría
- tarantos
- seguiriya
- farruca
- fandangos de Huelva
- tientos
- caña
- bamberas
- bulerías
D’altra parte, nei circoli degli appassionati di “cante” o negli stessi festival di “cante”, si possono apprezzare altri palos (non ballabili) e interpretati solo da voce e chitarra:
- tonás
- martinetes
- cantes de trilla
- peteneras
- vidalitas
Troviamo una classificazione accurata e chiara dei diversi palos flamencos all’interno del “comando della taranta”, che inserisce una realtà aggiornata di nuove tipologie di palos.
Come si organizzano i palos?
I palos possono essere raggruppati e classificati in molti modi, a seconda della modalità che usiamo per organizzarli: per la metrica musicale, per l’origine geografica, per la metrica dei loro versi… La classificazione più utilizzata solitamente è basata sulla loro origine musicale. Ovvero: da quali palos, a loro volta, derivano? A tale scopo esistono numerose versioni dell ‘”albero genealogico del “cante flamenco”. e anche qui, a seconda di chi l’ha progettato, ci sono variazioni significative.
Oggi, l’albero genealogico maggiormente accettato, è quello progettato da José Blas Vega.
Da parte nostra, basandoci principalmente su quell’albero e raccogliendo ciò che abbiamo letto da altri autori e ciò che ci detta il buon senso, li struttureremmo così:
I palos del tablao flamenco
Quando si arriva in un tablao flamenco, l’aspettativa comune è di vedere un ballerino o una ballerina flamenco ballare al ritmo di una chitarra, con cantaores e palmeros dietro.
In un tablao tradizionale, ortodosso, il gruppo flamenco o quadro artistico si presenta contemporaneamente, con tutta il gruppo artistico sul palco. Non ci sono balli di gruppo o coreografie. I balli sono individuali.
Dopo il ballo di un interprete, seguono gli altri balli. Qui è dove diventa rilevante il concetto di “palo flamenco”, poiché è ciò che distinguerà un ballo dall’altro.
Nel Tablao de Carmen, lo spettacolo consiste in un minimo di 3 balli e una presentazione musicale. Quest’ultima solitamente è per bulerías, un palo allegro con molta energia, un ritmo molto flamenco. I tre palos di danza più comuni sono la soleá, l’alegría e i tarantos:
- La soleá è un palo flamenco classico, molto toccante, il cui nome, derivante dal termine “solitudine”. Denota lo spirito di una musica triste, introspettiva, malinconica e nostalgica.
- L’alegría è un palo che riflette tutta la personalità e il carattere della terra in cui è nato. Come quello di Cadice che esprime la gioia del porto, il buon umore e l’ottimismo, la grazia e l’impeto della luce del mare e delle sue genti.
- Per i tarantos si vive l’angoscia, il dolore e la sofferenza della regione mineraria. I canti delle miniere esprimono l’agonia del lavoro nella miniera, senza luce, senza speranza, con morte e miseria.
Ogni giorno, al Tablao de Carmen, abbiamo due sessioni di spettacolo. Gli artisti sono gli stessi in ogni sessione, ma si alternano i palos.
Il presente articolo è accompagnato da uno dei nostri fogli artistici, dove ogni giorno, a ogni ballerino/-a viene assegnato il palo che deve interpretare che si chiude sempre con il finale festaiolo perla bulerías!
I tablaos si riempiono di palos flamencos.
Il Tablao li rappresenta e li tiene vivi.