Come si celebra la Feria de Abril a Barcellona

Il 25 aprile 2025, il Parc del Fòrum di Barcellona si riempirà di colori e musica andalusa: torna la Feria de Abril. Come ogni anno da oltre 50 anni, la capitale catalana celebra la propria versione di una delle feste andaluse più emblematiche. L’evento è organizzato dalla Federazione delle Entità Culturali Andaluse in Catalogna (che riunisce 106 associazioni) e permette a barcellonesi e turisti di godere delle tipiche casetas, dove si può ballare, bere e mangiare, allestite da tablao, associazioni culturali, circoli flamenco e bar andalusi della città.

Come nelle edizioni precedenti, ci sarà anche un’area attrazioni. La novità del 2025 è l’introduzione di un biglietto d’ingresso simbolico, pensato per regolare meglio il numero di partecipanti, che potrà arrivare fino a 40.000 persone. Negli anni passati, l’enorme affluenza ha portato gli organizzatori a chiudere temporaneamente gli accessi per motivi di sicurezza.

Ferias de Abril : Flamenco en Barcelona

Quando si svolge la Feria de Abril a Barcellona nel 2025?

La Feria de Abril di Barcellona inizierà venerdì 25 aprile 2025. Secondo la tradizione sivigliana, i festeggiamenti iniziano con l’accensione simbolica del Portico. La festa durerà 10 giorni, fino a domenica 4 maggio. L’orario di apertura è dalle 10:00 del mattino alle 3:30 di notte, tranne nei giorni 27 aprile, 1° e 4 maggio, in cui si chiuderà a mezzanotte (00:00).

A Barcellona, la feria si celebra leggermente prima rispetto a Siviglia, dove nel 2025 si terrà dal 6 all’11 maggio.

Il nome Feria de Abril (“Fiera di aprile”) deriva dalle sue origini: nel 1847 a Siviglia, si trattava di una fiera agricola e del bestiame organizzata proprio nel mese di aprile. Attualmente, le date variano in base alla Settimana Santa, e la feria si tiene sempre dopo la Pasqua. A Siviglia, nel 2025, la Feria de Abril sarà dal 13 al 20 maggio.

Prezzo simbolico

Per la prima volta, questa edizione prevede un prezzo simbolico per l’ingresso. Il biglietto giornaliero costa 3 € e si può acquistare online in anticipo. L’abbonamento per 10 giorni costa 12 €, ed è disponibile solo online. L’ingresso sarà gratuito venerdì 25 aprile (giorno di apertura), lunedì 28 e martedì 29 aprile. I bambini fino a 5 anni entrano gratuitamente.

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Cosa si può fare alla Feria de Abril di Barcellona?

Il Parc del Fòrum è diviso in due aree, collegate dal passaggio dell’Auditorium Piccolo, per un totale di 87.000 metri quadrati.

  • Una delle due è chiamata Calle del Infierno (la “via dell’inferno”), nella zona della piattaforma dello Zoo Marino. È così che viene tradizionalmente chiamata l’area delle giostre a Siviglia, e Barcellona ha mantenuto lo stesso nome. Ospiterà 125 attrazioni.
  • L’altra zona è El Real, dove si trovano le casetas delle associazioni andaluse: scuole di danza, circoli culturali, bar andalusi, peñas flamencas e confraternite rocieras. In questa zona le associazioni offrono cibo, bevande e diverse attività o spettacoli legati alla cultura del sud, come la Giornata del Gazpacho, durante la quale l’azienda García Millán distribuirà 14.000 porzioni di gazpacho domenica 27 aprile. Un’altra novità sarà la presenza di Radio Tele-Taxi, che dopo essere stata per anni la radio ufficiale della Feria, avrà per la prima volta una propria caseta.

Catalogna e Andalusia unite in un manifesto

Il manifesto della 52ª edizione della Feria de Abril di Barcellona vuole riaffermare lo spirito della festa: unire Andalusia e Catalogna, due regioni distanti geograficamente ma molto vicine a livello culturale e storico. Il design, firmato da Christian Fernández Capilla, raffigura una figura femminile in abito sevillano, disegnata con i tratti e i colori tipici delle opere di Joan Miró. L’autore ha scelto di rendere omaggio al celebre pittore barcellonese in occasione del 50º anniversario della sua Fondazione.

“Questo manifesto è un modo poetico e sincero per esprimere come due culture apparentemente lontane possano incontrarsi e arricchirsi a vicenda. Un omaggio personale dell’autore all’Andalusia, terra dei suoi genitori e del suo cuore, e alla Catalogna, dove è nato e cresciuto”, ha scritto la Federazione delle Entità Culturali Andaluse in Catalogna sul proprio profilo Instagram durante la presentazione ufficiale.

La Feria è nata nel 1971 per iniziativa di andalusi residenti in Catalogna che volevano preservare il proprio patrimonio artistico e culturale. Oggi è diventata una delle celebrazioni più partecipate dell’anno e simboleggia il forte legame tra la cultura catalana e andalusa.

Anche il Tablao de Carmen è un luogo emblematico dove si può vivere il vero flamenco andaluso a Barcellona, con gastronomia tipica e artisti locali e internazionali che ogni sera offrono due spettacoli di flamenco.