AKANA: la storia del popolo rom in uno spettacolo teatrale

AKANA, “Ahora” in romaní (lingua gitana) è un’opera teatrale che racconta la storia del popolo gitano. È un progetto di quartiere che approda a un rinomato Festival teatrale: l’auditorium di Sant Martí ha ospitato lo scorso 21 gennaio 2018 la prima rappresentazione di AKANA, la cui prima sarà il prossimo luglio al Grec Festival 2018.

Akana, un'opera teatrale

Un progetto artistico comunitario e socio-educativo

AKANA è un’opera teatrale realizzata da bambini e ragazzi zingari. Sono riusciti a realizzare questo sofisticato e difficile progetto artistico e socio-educativo sotto gli auspici di “Veus Gitanes” e del Centro Cultural Gitano de la Mina. Abbiamo avuto la fortuna di essere invitati al Tablao de Carmen per la prima e unica esibizione di Akana finora. È stato emozionante vedere tutta la nuova generazione di artisti gitani di Barcellona, il cui modo di esprimersi mantiene le sue inevitabili radici flamenche. Il quartiere di La Mina conserva e moltiplica ciò che è nato a Somorrostro all’inizio del secolo scorso.

Alegrías y penas cantando il flamenco

È inevitabile ricordare il seme di quelle prime famiglie gitane insediate a Barcellona (alcune arrivate da poco dal Sud e altre da “Cafeletes “* già insediate e con radici catalane) e associarlo a tutti questi bambini che ci raccontano le gioie e i dolori del loro popolo, cantando e ballando a ritmo.

I bambini uniscono il loro presente e il passato del popolo rom

Protagonisti e attori: sono venti, tutti bambini e ragazzi gitani del quartiere La Mina di Sant Adriá del Besós. Per un anno intero, insieme alle loro famiglie, a Paqui Perona di “Veus Gitanes”, a Rafael di “CCGLaMina” e a molti altri collaboratori, hanno lavorato alla creazione di questo spettacolo sulla storia del loro villaggio. La regia dello spettacolo ha attraversato diverse fasi e alla fine la regista teatrale Marta Galán l’ha squadernata. I bambini collegano così il loro presente e il passato del loro villaggio, portandoci dall’India del X secolo al quartiere di La Mina del XXI secolo. L’obiettivo principale dei “padrini di questo lavoro” (i fratelli Paqui e Rafael Perona insieme alla regista Marta Galán) è stato quello di dare ai giovani interpreti la forza di comunicare e definirsi, avvicinandoli alla storia della propria città, offrendo loro la possibilità di interpretarla a partire dalle proprie esperienze e realtà. Hanno sensibilizzato i bambini alla loro realtà sociale, aiutandoli a riconoscere il loro potenziale artistico e a scoprire e raccontare la loro storia, che è sempre stata raccontata e spiegata da persone non rom. E come dice Rafael Perona: “La storia raccontata da qualcuno che non ci conosce lascia molte cose all’oscuro e, quindi, non è una storia vera”.

Pietre miliari della storia rom

Attraverso una sofisticata proposta scenica multidisciplinare e all’avanguardia, AKANA racconta le tappe fondamentali della storia gitana attraverso una brillante divisione tematica per capitoli in una prospettiva antirazzista. Racconta la costante persecuzione, la negazione culturale e l’emarginazione che il popolo rom ha subito. I giovani attori riescono a comunicare i loro valori e le loro tradizioni in modo convincente e convincente, portandoci a un messaggio finale basato sull’armonia e sulla convivenza. Paqui ci racconta che per la maggior parte di loro (di età compresa tra gli 8 e i 15 anni) si trattava del primo spettacolo teatrale pubblico e che alcuni di loro non erano mai stati a teatro prima. Nonostante tutto, sono riusciti a portare in scena la loro esperienza di storia gitana. “Abbiamo chiesto loro cosa vogliono per il loro villaggio, per loro stessi come individui, come quartiere, come famiglie, e abbiamo dato loro l’opportunità di credere nelle loro possibilità per spiegarlo al mondo”. Il Grec 2018 offre al pubblico di Barcellona l’opportunità di conoscere questa nuova generazione. Dal el Tablao de Carmen continueremo a sostenerli affinché la loro storia sia conosciuta. Questi bambini zingari ci dimostrano con forza e convinzione che sono una parte molto importante e ricca della nostra città. *”Cafeletes” definisce il gruppo di gitani radicati in Catalogna da secoli, in altre parole, sono i gitani catalani autoctoni. Sono diversi da quelli arrivati dall’Andalusia all’inizio del secolo XX.

Profilo artistico

Creazione e interpretazione: José Cortés Valentí, Ismael Cortés Valentí, María Rosa Cortés Cortés, Juan Manuel Cortés Cortés, Viviana Fernández López, Noemí Vargas Amaya, José Cortés Ruiz, Juan Manuel Cortés Ruiz, Sara Puerma Molina, Manuel Puerma Molina, Noemí Flores Gómez, Rafael Perona Castillo, Jonathan Amaya Fernández, Manuel González, Félix González, Nicolás Perona Castillo, Fali Perona Salguero, Robert Córdoba, Sara Perona Salguero, Kiara Fuentes Díaz.

Coordinazione e composizione musicale: Rafael Perona Castillo “Falete” i Rafael Perona.

Design e illuminazione: Ana Rovira.

Progettazione audiovisiva: Martin Elena.

Design sonoro: Alex Polls Salvador.

Produzione e coordinamento generale: Veus Gitanes i Surt (Eva, Paqui i Rafi).

Regia teatrale e drammaturgia: Marta Galán Sala.

AKANA è sostenuta dal Dipartimento del benessere sociale e familiare della Generalitat de Catalunya, dal Comune di Barcellona e dal Dipartimento della cultura della Generalitat de Catalunya.

Storia del popolo rom